martedì 3 gennaio 2012

il codice Voinich

Il codice Voinich è un altro falso destinato, nella miope astuzia del nostro secolo, a diventare vero, come il papiro di Artemidoro, il trono Ludovisi e tante opere di grandi maestri del passato, prossimo e remoto.
A supportare questo esito della logica predatoria dello strapotere del capitale finanziario, è la tecnica, così sofisticata, quanto parcellizzata, che permette di dire e non dire e di affermare "per quanto compete", senza peraltro assumersi la responsabilità delle conclusioni.
Questo combinato, tra l'assoluta credibilità della tecnica e il controllo non tecnico, ma manageriale o politico, dell'insieme del suo processo, ha come risultato un'incredibile manipolazione della realtà, a tutti i suoi livelli.
Perché ciò avvenga, alla rapace cupidigia dei centri direzionali del potere deve associarsi uno scarso rigore morale degli apparati tecnici, che devono essere disponibili a sottoscrivere, in cambio di generose briciole, le mezze verità di cui si compone l'intera bugia. E questo, a parte rare e lodevoli eccezioni (Zeri, Canfora, ...), avviene regolarmente.
La formazione del profitto, per quanto non trascurabile, è un sottoprodotto della filiera, il cui primo fine è assolutamente simbolico, mantenere il monopolio della verità e dei suoi canali di diffusione.
Per questa via le fondazioni bancarie, che generalmente finanziano queste operazioni, si avviano a sostituire la chiesa come apparato ideologico che controlla le "verità prime", cioè metafisiche, su cui si fonda la nostra visione del mondo.

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